martedì 1 luglio 2014

PLURIMO - IDENTITÀ MURATE

Plurimo – identità murate, Performance,  Aula Ghiberti,
Accademia di Belle Arti di Firenze,  9 aprile 2014
PLURIMO - IDENTITÀ MURATE è il titolo del docu-video che è stato esposto nella mostra Startpoint nell’ex-aula della facoltà di Architettura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze nel mese di giugno.
Il video si riferisce alla performance che gli studenti del triennio di Decorazione hanno eseguito il giorno dell’open day, 9 aprile alle ore 11,00 nell’aula Ghiberti.
Alla performance hanno partecipato oltre cinquanta studenti italiani e stranieri, sei dei quali, nel ruolo di traduttori, hanno dato il loro contributo per completare l’operazione.
Il progetto è stato realizzato a cura di Anna Maiorano, docente del corso di Decorazione allʼAccademia di Belle Arti di Firenze, con la collaborazione di Giulia Gambarara, Letizia Cruciani e Ornella Simma Padalino.
 
Durante l’evento, i partecipanti dovevano svolgere un’azione di scrittura che consisteva nel rispondere nella loro lingua natale ad alcune domande che trovavano in una  scheda-documento in precedenza progettata.  Successivamente, uno alla volta,  consegnavano la propria scheda compilata ai traduttori per ottenere la versione nella lingua cinese e nella lingua persiana.
Le schede-documento individuali e complete di foto che sono state esposte nella mostra sono il risultato ottenuto dopo altri passaggi post- performance, quelle senza foto sono invece le schede originali prodotte durante l’azione di scrittura che gli studenti hanno svolto durante la performance; accanto alle schede originali un vecchio monitor riproduceva in bianco e nero e in loop tutto l’evento filmato in soggettiva.
Plurimo vuole affermare il principio d’identità individuale attraverso un’azione collettiva nella quale è annullata l’espressività di ognuno dei partecipanti; espressività che viene poi recuperata attraverso la compilazione a mano delle schede personali completate dagli studenti nel ruolo di traduttori, con l’intento di sottolineare che l’uguaglianza di un soggetto rispetto a se stesso è la qualità che lo distingue da qualsiasi altro e che nessun individuo può identificarsi con un altro.
Le schede-documento rappresentano la testimonianza di un atto individuale prodotta in modo rituale e collettivo.
La finalità di questa operazione che prende in considerazione tutta la fase processuale di un progetto espositivo - ideazione, realizzazione e documentazione - mette in pratica la ricerca di nuovi metodi didattici che suggeriscano agli osservatori una nuova relazione con l’opera d’arte e con la cultura artistica contemporanea.


 

 

 

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